dei miei scatti dispari di #traccedisud, quando ero un'insolit@ph., questo è quello a cui forse sono più affezionata. forse perché è il primo, ma non solo. ho sempre amato giocare con le parole. una parola che non mi è mai piaciuta, per esempio, è stata "sbaglio", "sbagliare", forse perché sbanda, sbatte, sbadiglia, ha un cattivo odore e si digerisce male. le ho sempre preferito "errore", "errare", per una ragione semplice. perché errando all'infinito (errare, appunto), si scoprono percorsi inimmaginabili, persone stra-ordinarie, vite di-verse, e in quell'incedere un po' improvvisato e un po' vago e svagato, un po' ci si perde, ma poi ci si ritrova più belli, e tutto assume un altro colore. l'errore sono io, che erro felice, in tutte le mie direzioni.
eliana