[E.A.] Vincere una campagna di FoundRaising significa già di per sé che quello che si ha in mente di fare non solo è bello e piace, ma che chi partecipa contribuendo al progetto ha fiducia nell’artista e nella sua immaginazione. Praticamente una seconda e fortunatissima vittoria. È così che i Brigitte Bordeaux hanno portato a termine il loro lavoro, Padri e Figli (2015), un album semplice e spontaneo, caldo, in pieno stile BB. Un racconto che fa compagnia, e prende al primo ascolto. Non servono orecchie educate, ma generose. E i dieci brani arrivano dritti al cuore. La poesia on the road dei testi si sposa perfettamente con la piacevole linearità delle melodie, le armonie decise e la ritmica ruspante e verace. Voce, chitarra e batteria sono quelle del duo fraterno Pierfrancesco Sampaolo e Maurizio Volpetti. Le partecipazioni dei cori e dello strumentario giocoso colorano d’allegria vecchi e nuovi stornelli, a ricordare più l’armonia e il godereccio delle serate trascorse a suonare a casa tra amici, che il pallore del professionismo da studio di registrazione. Suona forte! Tracklist disponibile anche al link: http://www.rockit.it/Brigittebordeaux/album/padri-e-figli/30046
Una voce, una chitarra, e una storia comune. Lui è Pierfrancesco Sampaolo, voce dei Brigitte Bordeaux. Cantastorie genuino, Sampaolo racconta con strutture semplici. Pochi accordi, e la disinvoltura sfacciata e magnetica dell’artista che sa vivere di emozioni, o almeno ci prova. «Con le carte sono bravo solo a perdere, con l’amore non ne parliamo affatto». E un refrain consolatore. Non serve stare male, serve solo che funzioni.
«Nel rumore dei moli e nel silenzio rotto dall'attesa di un treno che arriva si accampano le loro storie. Sono nati per caso, come quando piove e non si va al cinema. Pollici arsi dal sole, funambolici fannulloni, abbaiano solo quando la luna è piena» (B.B.)
[E. Augusti] Il progetto porta il loro nome, evocativo di curve belle e pericolose. Pierfrancesco Sampaolo (voce e chitarra) e Maurizio Volpetti (batteria) sono i Brigitte Bordeaux. L’album conta sei tracce che scivolano via troppo presto al grido di “folkbeat pour amour”. Un viaggio in libertà. Sei racconti di vita, onesti e genuini, sei finestre su un mondo in technicolor: una musica a quattro mani, due cuori e uno “spirito volante”. Brigitte Bordeauxè quasi un concept album che raccoglie gli appunti di un’intensa esperienza dal vivo, leggera e profonda, come si usa ai busker d’eccezione. Una chitarra, una batteria, e la voce di Sampaolo a firmare testi e musica. Ogni brano lascia intravedere la ricchezza di un’esecuzione live. Colori saturi e realistici, gustosamente «a togliere, con blues, folk, bluegrass, cantastorie e tutto quello che ce pare» (B.B.). Curati e intensi i testi, perfettamente allineati alla semplicità delle melodie e all’umore dell’intero lavoro: restano in testa al primo ascolto. Essenziali gli arrangiamenti, e una bella spontaneità che distrae dal resto. «…la strada porta il peso delle orme…il tempo qui batte ancora il suo tempo, ed è proprio lì che abbiamo cominciato a camminare». Traccia fantasma, e la voce di Valentina Spagnuolo racconta e prepara la scena. La setlist propone un movimento afoso, “10 e 25”, il piacevole dondolio di “Le onde del mare”, fresco ternario, quindi i racconti amorosi, le distanze consapevoli di “Viaggio nel Perù” e il romanticismo ruspante di “Rosalinda”, con una banda immaginata a spingerne il sentimento. Restano a chiusura due proposte in inglese, “Stand” e “Less”, accattivanti. La voce di Sampaolo fa il resto, scandita dal battito intransigente di Volpetti. Un’immediatezza di linguaggio che conquista e regala, schietto, un pieno coinvolgimento d’ascolto. Da non perdere dal vivo.